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ALEXANDRA LAPIERRE
La donna dalle cinque vite

• autrice

Mura ha attraversato mille mondi. Aristocratica russa, si è chiamata Marija Zakrevskaja, signora Benckendorff, baronessa Budberg… È stata la passione di un agente segreto britannico, la musa di Maksim Gor’kij, la compagna di H.G. Wells e l’anima dell’intellighenzia londinese. Ha conosciuto tutti i grandi del Novecento, dallo zar a Stalin, da Churchill a de Gaulle. Alcuni ne hanno decantato il coraggio, il calore e la fedeltà. Altri l’hanno accusata di essere una bugiarda. Tutti sono però d’accordo su un punto: Mura era l’incarnazione della vita, la vita a qualunque costo. Per tre anni Alexandra Lapierre ha rovistato nelle biblioteche del mondo intero sulle orme della sua eroina calandosi nelle contraddizioni del personaggio per tratteggiare un magnifico ritratto di donna. Il suo talento di romanziera e il suo sguardo lucido e benevolo ridanno vita a una quantità di figure appassionanti e fanno luce su ampi lembi della grande Storia.

Marija Zakrevskaja detta Mura nasce alla fine dell’Ottocento da nobilissima famiglia russa. Cresce nei fasti dell’aristocrazia, tra i palazzi e i balli alla corte dello zar. A diciott’anni si sposa con un nobile estone diplomatico a Berlino. Mura è bella, giovane, colta, oltre il russo parla inglese, tedesco e francese. Diventa subito una star dell’alta società internazionale, allaccia rapporti con tutti, racconterà perfino di aver ballato il valzer con il Kaiser Guglielmo II, frequenta le ambasciate e trascorre le estati nel castello di famiglia in Ucraina o in quello del marito in Estonia. Poi, nel 1917, scoppia la rivoluzione russa. Mura ha ventiquattro anni. Di colpo il suo mondo si trasforma. La Russia di Lenin non è quella dello zar, i nobili sono perseguitati, aggrediti, uccisi, costretti alla fuga. Gli eventi si susseguono in maniera turbinosa. Mura finisce tre volte nel terribile carcere della Lubjanka e tre volte se la cava miracolosamente. Motivo per cui l’Occidente la accusa di essere una spia dei russi e i russi di essere una spia al soldo dell’Occidente, un marchio che la segnerà per tutta la sua lunga vita. E poi ci sono tre grandi storie d’amore: la lunga relazione con Gor’kij, la grande passione di un agente segreto britannico, l’unione con H.G. Wells.

Autrice di biografie e romanzi incentrati su grandi personaggi dimenticati della Storia, soprattutto donne, Alexandra Lapierre è stata recentemente premiata dall’Académie Française, mentre l’Académie Goncourt ha scelto Belle Greene come libro dell’estate 2021. Sempre con Belle Greene, pubblicato dalle nostre edizioni nel 2021, Alexandra Lapierre ha vinto il premio Giovanni Comisso 2022 per la sezione biografia. Tra le sue opere pubblicate in Italia ricordiamo Fanny Stevenson, Artemisia, Le Angeliche, La Regina dei mari, La dissoluta e Tutto per l’onore, premiati e tradotti in una ventina di paesi. Figlia dello scrittore Dominique Lapierre, nel 2001 ha vinto il Premio Fiore di Roccia e nel 2005 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine delle arti e delle lettere dal ministero della Cultura francese. Nota per il suo impegno nel valorizzare l’immagine della donna nella società attraverso i suoi indimenticabili ritratti, Alexandra Lapierre vive oggi tra l’Italia e la Francia.

Traduzione dal francese di Alberto Bracci Testasecca.

• recensioni

"Lapierre si può senza dubbio considerare una delle scrittrici più interessanti dell'attuale panorama letterario internazionale".
Michela Ricci, Il Nuovo Diario Messaggero, 30 marzo 2023

 

"È il segreto dei libri di Alexandra Lapierre : avanzano con il loro carico irresistibile di piccola e grande storia, roteando mondi e passioni, ma sempre e solo a partire dalle sue inesauste ricerche, i documenti curiosi, rari, rivelatori."
Daria Galateria, La Repubblica, 8 Aprile 2023

 

8 aprile in La Repubblica

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9 aprile in Il Fatto Quotidiano

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12 aprile in Elle

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14 marzo in Diva a Dona

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10 marzo in Il Giornale

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12 marzo in Il Sole 24 Ore

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14 marzo in Libero

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7 aprile in il manifesto

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20 marzo in Corriere Romagna

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19 marzo in il nuovo Diaro Messaggero

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20 mars in Il Resto Del Carlino

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• le prime pagine...

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